L'opera
Pubblicata nel 1933, comprende venticinque novelle dalla fisionomia sfaccettata. L“ottica femminile conferisce valore alle piccole cose che danno gioia e colore alla monotonia quotidiana. Vi ricorrono temi e ambienti in parte già noti, mentre variano le prospettive, i ritmi narrativi, i paesaggi e le atmosfere che l“autrice, ormai matura, riesce a confezionare. Il discorso meditativo qui prevale su quello narrativo: i momenti problematici del presente hanno come contrappunto l“evocazione di esperienze passate, sedimentate nella memoria. Gran parte di queste novelle si allinea nella misura e nella tonalità ad altre dell“ultimo decennio, in cui si coglie una sensibilità più intensa, una malinconia più raccolta che si accompagna a una meditata accettazione del dolore.
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