L'opera
È un romanzo storico basato su fatti accaduti in Sardegna nella seconda metà del VI sec. a.C. Le vicende narrate sono frammenti fantasiosi di epica che si alternano con fatti reali di vita vissuta in una Cagliari di quarant´anni fa. Un parlatore compulsivo, conscio della sua patologia vuole guarire col silenzio: ´Sa boghe cheret diventare iscrittura pro si chellare! La voce vuol diventare scrittura per tacere´ e chiede via e-mail ad un vecchio amico di riscrivere quanto contenuto negli allegati che gli invierà. L´amico riesuma ricordi della loro giovinezza che combina e ´assembla´ con quanto ricevuto. È la rivisitazione arbitraria di usi e costumi, credenze, magia e spiritualità desunte dall´osservazione dei ´bronzetti´ e delle grandi statue dei ´Giganti di Pietra´ di Cabras. La storia di amori, gioie, sofferenze, guerra, pace e sangue di un popolo vissuto nel VI sec. a.C. ´attraversa come un basso continuo tutta la peripezia ´moderna´, una sorta di legante e nello stesso tempo un´alterità che funge come controcanto, e in qualche modo richiama il coro nella tragedia antica: la vicenda collettiva di un popolo sorpreso nel momento storico in cui sta passando dalla parte di coloro che fanno la storia al novero di quanti ne subiscono gli effetti catastrofici´.
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