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Forma breve, combinatoria e cornici

percorsi meta-narrativi nellŽopera di Italo Calvino

13,00 € Forma breve, combinatoria e cornici
ID Code 978-88-95692-78-4
Author/s Pier Paolo Argiolas
Publisher Aipsa Edizioni
Edition 2013
Pages 104
Size 17 x 24 cm
Bookbinding Stitched paperback binding
Series Master
Genre Literature, classics, literary criticism
Format Paper
Release language Italian

The work

La produzione narrativa e saggistica di Italo Calvino subisce, come noto, una decisiva e duratura virata a partire dallŽinizio degli anni Ž60. Chiusa la stagione lunga dello Storicismo, saltati i paradigmi con cui si era soliti interpretare i fatti non solo letterari, verificata la stanchezza del romanzo tradizionale e dei suoi incerti avatar ed esploso, infine, quello che a posteriori sarebbe stato definito il ventennio della teoria letteraria, resta a uno scrittore, come Calvino, particolarmente propenso allŽesibizione dei meccanismi interni della propria machina literaria, lŽintrigante senso di una sfida alla complessità da conseguire con strumenti esclusivamente finzionali, intertestuali, strutturali e meta-letterari. Calvino si lascia alle spalle lŽesperienza de I nostri antenati e la fase cosiddetta simbolico-allegorica (dopo aver già abbandonato quella neorealistica degli esordi) per entrare nella fase solitamente definita struttural-semiologica, che ne accompagnerà le vicende letterarie fino ai suoi ultimi esiti narrativi e saggistici – rispettivamente Palomar del 1983 e le Lezioni americane, concepite nel 1985 e poi pubblicate postume tre anni dopo.  La preferenza per lo Žspecifico letterarioŽ maturata in questi anni non si traduce in Calvino nella rinuncia alla ricaduta extra-testuale della propria fantasia diegetica e simbolica; il neo-umanista Calvino, perpetuamente diviso tra «letteratura e società», come recita il sottotitolo della fondamentale raccolta di saggi Una pietra sopra, approntata dallŽautore nel 1980, non abdica al suo ruolo sociale, ma lo interpreta secondo rinnovate e differenti traiettorie Il 1964, in particolare, è anno cruciale nella vicenda evolutiva calviniana. Nel 1964 Calvino, scrivendo una nuova prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno (1947), divenuta poi uno spartiacque della sua parabola formativa, segna la distanza dalla precedente e giovanile idea di letteratura, e si apre, seppur prodromicamente, a una nuova fase di sperimentazione letteraria – già in una nota a I nostri antenati del 1960 lŽautore aveva tentato una sorta di riscrittura analitica della trilogia araldica che non mancò di suscitare aspre critiche per lŽuso troppo ortodosso delle categorie strutturaliste e delle cosiddette «discipline dellŽanalisi e della dissezione». Nel 1964 Calvino si trasferisce a Parigi, dove si immerge in un contesto ricco di suggestioni artistiche e particolarmente vicino alle origini del dibattito teorico che informerà poi di sé gran parte dellŽEuropa. Nella ville lumière Calvino, che pur mantiene i contatti con la realtà nostrana, rispetto alla quale si pone da mediatore per lŽingresso delle novità assaporate oltralpe, nutre e affina la sua tensione teorica e meta-creativa – che in lui è spesso anche e soprattutto auto-analitica – a contatto con personalità straordinarie come Roland Barthes e Raymond Queneau, il cui apporto nei successivi sviluppi e stadi della sua formazione e formalizzazione letteraria è probabilmente superiore alla quasi totalità dei tanti autorevoli modelli presenti nella biblioteca calviniana, con lŽesclusione, forse, del solo Jorge Luis Borges, che completa e movimenta un ideale trittico étranger. Tutti i contributi raccolti in questo volume affrontano aspetti della scrittura calviniana orbitanti nella pluridimensionale galassia ludico-creativa dellŽOuLiPo, lŽopificio di letteratura potenziale nato in Francia nel 1960 su impulso di Raymond Queneau e dellŽamico scacchista François Le Lyionnais. Calvino, tra i pochi scrittori non francesi a divenire membro dellŽOuvroir, assimila e contribuisce a definire gli snodi mitopoietici combinatori, semi-automatici, alfabetici e numerici promossi dallŽOuLiPo e legati alla nozione fondamentale di contrainte, ossia ŽvincoloŽ, soprattutto formale, adoperato come elemento propulsivo per lo scatenarsi di una fantasia condizionata e disciplinata ma non per questo meno visionaria o ispirata. Il breve saggio posto in appendice al presente lavoro affronterà un aspetto specifico della riflessione oulipienne, quello relativo alla potenzialità creativa delle strutture fisse. Tutte le opere di Calvino qui analizzate condividono il medesimo spirito che ha animato gli esperimenti dellŽopificio: la disseminazione dei significanti, la potenzialità dei percorsi, la combinatoria modulare e la cornice come principio superiore dŽordine diventano lŽinnesco dellŽelaborazione formale e persino il motore diegetico della quasi totalità dei testi esaminati. LŽatteggiamento ludico con cui i membri dellŽOuLiPo si accostano ai fatti letterari non nega ma anzi chiarisce la forte impalcatura teorica e meta letteraria che sorregge lŽintera operazione.

Forma breve, combinatoria e cornici

13,00 €
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