L'opera
In un mondo eccessivamente razionale, dove tutto ha una spiegazione scientifica, è sempre più difficile farsi guidare dalla fede e cogliere lŽinspiegabile. Per questo motivo molti sacerdoti incontrano delle difficoltà nel comunicare, in particolare col mondo giovanile, perché danno per scontate verità di fede per loro assodate. Alla nostra età ciò che conta maggiormente è la dimensione affettiva, più che quella logico razionale. Per questo lŽautore, usando il linguaggio semplice e universale dellŽamore, riesce ad avvicinare Dio al turbamento esistenziale che angoscia le nostre generazioni. Ho avuto modo in altre occasioni di ascoltarlo e mi ha rincuorato il fatto che esistano ancora, come lui stesso si definisce, "preti sessuali". Questo libro spiega in modo dettagliato ed esaustivo che la fede cristiana non nega la sessualità e il desiderio carnale, ma è solo lŽelevazione di questi a qualcosa di più ampio, completo ed esaltante: lŽamore, che non si riduce a un semplice e crudo atto sessuale. Di questi argomenti è raro sentir parlare, se non in modo superficiale e materialista, per questo consiglio ai miei coetanei e non, unŽattenta lettura. (Chiara Mameli) Quando la mia docente mi ha invitata a leggere lŽultimo libro di Don Giuseppe Pani, ho accolto la proposta senza riserve, spinta dalla curiosità che il titolo dellŽopera, affiancato allŽidentità del suo autore, ha suscitato in me: è infatti insolito che un esponente del clero evochi il tema dellŽamore con il termine greco "eros", che viene usato essenzialmente per indicare lŽamore sessuale. Attraverso citazioni bibliche, ma anche di testi laici, ci viene fatta riscoprire una visione religiosa del corpo e della sessualità troppo spesso tenutaci nascosta proprio da chi ha il compito di presentarcela e non lo fa, o lo fa solo in parte, rendendosi colpevole, in questo modo, dellŽidea parziale e distorta che i giovani (e i profani in generale), hanno dei concetti di amore e sesso in ambito religioso. (Maria Giovanna Cidu)
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