L'opera
L´impianto teatrale delle oltre quattrocento pagine di questo romanzo, ha alle spalle le sceneggiature, le regie che l´autore ha realizzato in diversi anni di attività, e fatto conoscere a numerosi centri della Sardegna: dialoghi vivaci, svelti, qualche volta ad effetto. Comincia cordialmente questo autore, che ha voluto scrivere ´Una piccola storia di guerra e pace´, come lui stesso fa dire ad un suo personaggio. C´è sempre il sole tra le pagine di questo romanzo. Il sole della Sardegna dell´Arcipelago Occidentale, d´Italia. Il sole fiammeggiante su un Medioevo dai colori brillanti, che vede in Sardegna gli invasori iberici tentare di subentrare ai pisani. Il sole che splende per gli stagni della Sardegna e tra le foreste della Corsica su marinai che si sciolgono, teatranti che volano e ballerine di pietra. E c´è anche il sole che Bondaccio, altra fantasia atterrata sulla carta, non può dipingere, perchè ´...è lui che dipinge per me.´ Un sole caldo e quieto quando illumina il grande amore del protagonista, pietoso quando mette in luce qualche anima. Un sole che splende sugli spettatori con i quali parla il cantastorie di questo romanzo teatrale, raccontando le movimentate vicende cui vanno incontro Domenico e i suoi amici. E´ però una notte stellata che rischiara la lunga favolafiaba finale, a conclusione (non proprio, come vedrete) di questo romanzo fiabesco abitato da oltre cinquanta personaggi, che parlano con una scrittura desiderosa di farci arrivare fino all´ultima pagina con la voglia di rileggerlo, per sorridere di nuovo, che non indulge mai al sarcasmo, preferendo cercare costantemente...il sole.
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