L'opera
Il libro di Bianca Mannu impone non una lettura tradizionale, scorrevole e a-problematica, bensì una lettura impegnativa, coinvolgente e labirintica, ma al contempo anarchica, libera cioè di creare e ricreare a sua volta lo spazio testuale. [...] Contro una fossilizzazione della lingua nelle sue strutture ripetitive che diventa spia e simbolo di un“umanità pericolosamente incline a reiterare attraverso e all“interno della lingua una passiva obbedienza a modelli ideologici e conformistici di vita, Fabellae rappresenta una salutare e benefica alternativa, perché parla e agisce contro «il silenzio che è la tragedia politica ultima della lingua» (J. O“Neill). (dalla prefazione di Valeria Pala)
|