L'opera
L´autore, dopo anni di studi, ha dedicato il presente lavoro alla Guerra Civile spagnola, alla violenza che l´ha caratterizzata, alla memoria che ha lasciato. La particolare attenzione a un evento tra i più importanti della storia del Novecento, eppure non particolarmente noto e studiato in Italia, è dovuta al ruolo di cerniera che la guerra civile spagnola ebbe tra la violenza della prima e quella della seconda guerra mondiale; anticipando con le sue caratteristiche la logica terribile dei bombardamenti aerei, della distruzione delle popolazioni civili, della considerazione del nemico come un´entità da distruggere e annientare. La memoria, la battaglia attorno ad essa come parte della ricerca e della ricostruzione di una identità collettiva non poteva che essere antagonista a quella lasciata in eredità dalla dittatura franchista. Auguro a Mauro Montis di poter continuare la strada dello studio, dell´approfondimento, dell´impegno civile attorno ai temi della storia e della memoria di un secolo – il Novecento – che si vorrebbe essersi lasciati definitivamente alle spalle. (dalla prefazione di Marcello Flores) La memoria della Guerra Civile e quella della dittatura franchista, faticano ancora ad essere accettate e divenire contestualmente oggetto di riflessione e discussione per la maggior parte dei cittadini della Spagna attuale. La «lunga Guerra Civile» è divenuta un ricordo particolarmente amaro e doloroso anche per coloro i quali pur non avendo vissuto in prima persona le drammatiche vicissitudini di quelli anni, ne hanno tuttavia abbondantemente pagato le conseguenze. «È inutile stendere un velo sul passato – afferma Reig Tapia – il passato ritorna sempre; spesso anche in maniera inopportuna». (dalla Premessa dell´autore)
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