L'opera
Il drammatico esito di una rapina avvenuta 35 anni fa, ha portato l“autore di questo libro a scontare una condanna all“ergastolo. Non capita sovente di soffermarsi a pensare alla vita all“interno delle strutture carcerarie. Si parla spesso di quello che è successo prima, delle cause che portano alla detenzione e talvolta di quello che c“è dopo, ciò che aspetta un detenuto una volta scontata la pena. Si tende però a ignorare tutto quanto si trova in mezzo, la vita di quelle persone che la società giudica colpevoli e meritevoli della privazione della libertà. È come se il mondo esterno sentisse il bisogno di rimuovere queste persone dalla sua memoria. Giovanni. Nato 55 anni fa, arrestato la prima volta a 19 anni, uscito dopo sei mesi, riarrestato sei mesi dopo. Condannato all“ergastolo. «Ho passato in carcere di fila 17 anni. La speranza è l“ultima a morire, ciò che spero è che un giorno possa ritornare in quel mondo che non ho saputo amare». Durante il soggiorno a Rebibbia Giovanni strinse amicizia con Fernanda Farias De Albuquerque, all“anagrafe Fernandiño, e trascrisse le sue memorie da cui nacque il romanzo autobiografico “Prinçesa“, che a sua volta ispirò Fabrizio De André nell“omonima canzone dell“album “Anime salve“. Il libro si snoda alternando la descrizione dei momenti di vita dentro il carcere con la narrazione ambientata nei paesaggi montani della Sardegna.
|