The work
Il libro, legato all´omonima mostra, ripercorre cronologicamente la storia del fumetto giapponese dai rotoli illustrati del 12° secolo, ai manga moderni. In particolare, oltre a trattare le origini storiche e iconografiche di alcuni personaggi molto popolari tra i giovanissimi (per esempio ´Dragonball´), la mostra si pone l´obiettivo di fugare alcuni dei pregiudizi più diffusi sul fumetto giapponese. In Italia infatti, dove i fumetti e i cartoni animati vengono considerati un prodotto diretto soprattutto ad un pubblico infantile, i manga sono spesso sinonimo di sesso e violenza gratuita; in pochi sanno che si tratta di una tendenza, risalente tra l´altro alla tradizione delle stampe erotiche del periodo Edo, che riguarda solo una piccola parte della sterminata produzione fumettistica giapponese destinata ai target più diversi. In Giappone il fumetto non è visto con sospetto, ma viene considerato un mezzo di comunicazione a pieno titolo e gli intellettuali giapponesi possono discutere dei loro manga preferiti senza sentirsi sminuiti; questo perché nella cultura nipponica esiste una strettissima connessione fra arte e prodotto popolare sin dai tempi di Hokusai.
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