L'opera
«LŽamore, lŽamore, nullŽaltro era esistito per i due sposi: un amore dolce, delicato, pallido, come le nuvole del Sinis, un sentimento vasto quanto il mare. Mentre veniva da un rapporto adulterino la pace dei sensi, con la nausea della carne stremata. Povero Pere! Anche lui doppiamente vittima: di se stesso, della maga. E ora, nella casa nuziale, lŽammaliatrice pareva aver spodestato la padrona. Il majorale delle barche non parlò. Uscì ancora, a smaltire il dissoluto che era in lui, a trovare pace. Ma la pace non si degnava di cercarlo.» Adelasia del Sinis non è un romanzo storico né pretende di esserlo. È semmai un romanzo che utilizza la Storia, proponendo avventure umane possibili e variamente intessute, trame di vicissitudini esistenziali in grado di consegnarci immagini, sensi di sofferenze estreme e di sentimenti assoluti. La protagonista principale si chiama come la mitica, triste Adelasia di Torres, e, pur non appartenendo allŽaristocrazia della sua epoca (si è tra la fine del sec. XIV e gli inizi del XV), aristocratica lo è nel nome e nellŽanima; un essere speciale, nobilitato dagli accadimenti e dal crudo destino che la perseguita. Adelasia è questo, un coacervo di pena: sposa innamorata, madre tragica, amica leale, donna violata...
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