L'opera
I protagonisti del romanzo si muovono a Orani, nel cuore della Sardegna, dove hanno trascorso nella casa rossa gli anni fondamentali dell´infanzia e della prima giovinezza. E dove si ritrovano da adulti, dopo tanti anni trascorsi col desiderio di riabbracciarsi e il bisogno di svelare segreti mai sopiti. Segreti che hanno segnato e cambiato i destini delle loro vite. Si delinea in questo quadro una Sardegna ricca di tradizioni, profumi e un forte senso dell´orgoglio. Ma anche scorci di paesi lontani, oltremare, in cui Antonio, giornalista e fotografo, lavora, cresce, ama, vivendo esperienze e storie avvincenti, a volte anche drammatiche, costellate di dolori intensi per la perdita di persone care. Trent´anni di lontananza e voglia di perdono. Che colore ha il perdono? Ecco la domanda che farà riflettere il lettore. In questo romanzo il perdono è simboleggiato dal bianco, così come bianco è il pulviscolo di talco, bianche sono le sculture di Costantino Nivola, bianco è il colore dell´anima del pittore Delitala nelle sue tele: disamistade, amistade. Una storia avvincente, mai banale, una storia nella storia, tante piccole avventure che hanno diviso due fratelli, portando Antonio in giro per il mondo, lontano da Orani, e Gonaria ad aspettarlo, immobile come pietra fitta, come un nuraghe a testimoniare e raccontare il tempo, quel lungo tempo di solitudine, di orgoglio, di potere esercitato, di odio e di voglia di vendetta.
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