L'opera
È un volume che, nelle intenzioni, doveva essere un normale manuale di letteratura sarda, scritto in lingua sarda e dedicato ai narratori contemporanei. Nella prima metà del libro, di fatto un saggio di sociologia della letteratura, Arca dimostra come un certo mercato delle idee e un certo mercato editoriale abbiano reso difficile, se non impossibile, la nascita e lo sviluppo di una normale narrativa in limba limitandone l´espressione letteraria alla sola poesia ed esaltando, invece, la scrittura nella lingua altra, non quella della Nazione, il sardo, ma quella dello Stato, l´italiano. La seconda metà del libro è uno studio dedicato ai narratori contemporanei che utilizzano il sardo come lingua letteraria. Nessuno sa, realmente, quanti siano i narratori in lingua sarda. Antoni Arca ne ha contati circa 200 e ha elencato oltre 180 libri di narrativa. La maggior parte di quei volumi, però, sono veri e propri libri fantasma, in quanto privi di prezzo e ISBN, talvolta con nemmeno indicata la tipografia, e spessissimo fuori da ogni normale logica distributiva. Libri, quindi, che testimoniano l´esistenza di una letteratura in lingua sarda non quantificabile secondo regole di mercato, né culturale né editoriale. Autori che scrivono per cambiare il mondo mentre il mondo bellamente li ignora.
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