The work
Con questo nuovo libro di Antonio Fiori la collana di poesia ´La Ginestra´ da me diretta insieme con l´amico Nicola Tanda sembra confermare le sue fondamentali premesse (e promesse) iniziali, particolarmente quelle di una speciale attenzione ai valori culturali, morali e religiosi dell´uomo. Del resto, alla poesia resta ormai la funzione di fornire all´uomo la sua ´dose quotidiana´ (per dirla col bel titolo di un altro libro di Fiori) se non per la cura dell´anima almeno come insostituibile ricostituente. Oggi che da più parti si vede nella poesia l´unica via di salvezza contro il marasma quotidiano o, per dirla con Zanzotto, ´per attraversare quest´epoca rotta e maledetta´, la poesia di Antonio Fiori sembra giungere – e giunge – al momento giusto, e più che giusto ci pare l´omaggio che le rende - da par suo - un grande critico come Massimo Gnorri e che il lettore leggerà qui sotto. (Angelo Mundula) "Rispetto a quelli d´allora, i versi di oggi - pur se sempre molto lavorati - impegnano meno provette ed alambicchi: mentre si fanno, con strappi imprevisti, anche prosastici e feriali. In Sotto mentite spoglie, con un linguaggio non di rado alto e desueto, era una specie di metrico resistente, in nome della poesia superstite, per stare al titolo dell´ultima sezione del librino. Ora, la vita sembra imporgli un di più d´assenza, dolore e desiderio, sicché la poesia, da superstite, gli diventa impotente: come testimoniano i versi molto belli di Per dirla tutta la poesia non basta. Al poeta, insomma, non resta che ´trattare la resa´. La sfida è grande, ma Fiori ha tutti gli strumenti all´uopo. Vedremo come andrà a finire". Massimo Onofri (da ´Nasce sotto mentite spoglie la poesia di Antonio Fiori´, sul quotidiano La Nuova Sardegna, Sassari, 9 febbraio 2009).
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