L'opera

Con questo libro, Paolo Fadda, ha intesto ricostruire, osservare ed analizzare i mutamenti e le evoluzioni che hanno portato a formare, epoca dopo epoca, un´élite, illuminata e virtuosa, capace di affermare, nella gerarchia geografica dell´isola, il ruolo economico dominate d´una città leader come Cagliari. Città non per peso demografico, o magari, per bolla reale o per altro disposto esterno: la città diventa tale per le volontà espresse da quegli uomini che l´abitano e che hanno in sé le capacità di mettere insieme un´organizzazione di vita comunitaria ad alto grado di civiltà e progresso civile, tanto da far sì che le grandi culture e le più importanti rivoluzioni economiche abbiano un´origine nella città. Questi uomini fanno parte di un´élite che, nell´accezione data dall´autore, è tale non per diritti sovrani o per discendenza: essa va riconosciuta come tale grazie alle conquiste ed ai successi ottenuti per capacità propria. Sono proprio quelle capacità individuali la chiave interpretativa usata per descrivere le diverse storie che nelle differenti congiunture e molto spesso con apporti esterni, hanno modificato ed arricchito l´identità di Cagliari, tanto da farne quasi una città "meticcia", cioè di un mix di sangue assai vario, sia proveniente dall´oriente che dall´occidente di quel grande mare ove s´affaccia. Un lettura, quindi, anche economica, sociologica e culturale di questo divenire mutuante della città (che si fa fenicia, romana, pisana, spagnola o genovese, a seconda dei suoi occupanti) per meglio intendere la differenza (che è poi quasi un contrasto) fra la "cagliaritanità" (definita niente più che un valore di diversità nei confronti degli altri abitanti dell´isola) e la "sarditudine", come identità d´un popolo dell´interno, rimasto sempre resistente ed impermeabile ad ogni invasione (militare, economica, culturale, politica).