L'opera
Quattro diverse regioni, decine di città, centinaia di chilometri, migliaia di paesaggi, una marea di volti. E le storie di chi li indossa, gente in cammino, cercando tra i passi il senso di un“esperienza che ognuno compie per una ragione e vorrebbe rifare per altri mille motivi che scopre dopo una traversata solitaria tra i pensieri intimi e inconsapevolezze inattese. Questo e molto altro è "Inseguendo una freccia gialla", il libro reportage con cui il giornalista sassarese Luca Fiori racconta il Cammino di Santiago de Compostela, compiuto tra settembre e ottobre del 2011. Tutto è fotografato e annotato con iPhone, compagno di viaggio e strumento di lavoro, per un esperimento editoriale e giornalistico davvero interessante: novantasei pagine di parole e immagini, per riportare con piglio da cronista, penna da narratore e occhio da viaggiatore un mese trascorso a una velocità fuori dal tempo. Trenta giorni a piedi, zaino in spalla e il cuore in gola per l“emozione, attraverso luoghi meravigliosi, per riscoprirsi in ogni passo, in ogni incontro, nelle amicizie con persone straordinarie come la loro determinazione. "Inseguendo la freccia gialla" è la storia di un“esperienza personale scandita dal ritmo dei passi, ma è anche la storia di uomini e luoghi capitati nel percorso che Luca Fiori descrive con la lucidità del testimone oculare e il pathos di chi è parte integrante del proprio racconto. Il libro nasce dal blog "venti righe dal cammino" che l“autore aggiornava quotidianamente dal suo iPhone.
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