L'opera
Carlo Emilio Gadda, è uno dei massimi scrittori del Novecento anche per quanto riguarda il cotè mangereccio. Nei suoi rimanzi e nei suoi racconti, infatti il cibo è una presenza costante. La cupidigia di parole e di vita che caratterizza la letteratura dell´Ingegnere, insomma, va di pari passo con la sua cupidigia gastronomica. Ne deriva una barocca e ingorda messe di ricette di tutta Italia, ma con particolare affezione per Milano e Roma, in cui i piatti poveri o poverissimi s´alternano ad altri più elaborati, sempre tuttavia, nel solco delle tradizioni regionali e, in ogni caso, di non troppo difficile preparazione.
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