ID Code | 978-88-6851-057-2 |
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Author/s |
Alessandro Aramu Anna Mazzone Gian Micalessin |
Publisher | Arkadia editore |
Edition | 2015 |
Pages | 198 (illustrated) |
Size | 14 x 21 cm |
Bookbinding | Stitched paperback binding |
Series | Limes |
Genre | History, biographies, heraldry, archaeology and prehistory |
Format | Paper |
Introduction | Suren Manukyan |
Release language | Italian |
The workLa notte del 24 aprile 1915 iniziava lŽorrendo sterminio del popolo armeno nei territori dellŽImpero ottomano. In un solo mese più di mille intellettuali (giornalisti, scrittori, poeti, politici) furono deportati verso lŽinterno dellŽAnatolia e massacrati. A costoro si unirono altre centinaia di migliaia di persone uccise con ferocia inaudita. Uomini sepolti vivi, donne stuprate e sventrate, bambini crocifissi. Un orrore senza precedenti. Alla fine gli armeni cristiani massacrati furono circa un milione e mezzo. A distanza di cento anni da quel genocidio parlano da Yerevan gli ultimi sopravvissuti di una tragedia che ancora oggi il governo della Turchia si rifiuta di riconoscere, facendo di tutto perché se ne taccia o se ne parli secondo la visione di Ankara. Un atteggiamento negazionista che uccide due volte le vittime. Il volume, oltre alle eccezionali e uniche testimonianze degli ultimi tre sopravvissuti, descrive il terrificante passato facendo i dovuti parallelismi con lŽattualità del Medio Oriente, in cui il governo turco, ancora oggi, persegue una politica brutale e finanzia movimenti come lŽIsis. E così gli eccidi di ieri sono attualizzati dalla incredibile disinvoltura dei vertici di uno stato che finanzia e foraggia, sotto gli occhi di tutti, i tagliatori di teste, compresi quelli che massacrano gli armeni di Aleppo e della Siria. Per non dimenticare, per non ripetere gli stessi errori. |