The work
Giuseppe Lai (noto anche Peppe), classe 1935, rientra tra quelle generazioni di sardi che hanno conosciuto le trasformazioni del dopoguerra, le più profonde e radicali che l´isola abbia attraversato nel corso della sua storia. Cresciuto a Dualchi, una di quelle comunità della Sardegna che nel loro isolamento si erano trascinate sin dentro il Novecento con forme di vita e metodi di lavoro d´impronta medioevale, ha assistito all´irrompere improvviso della "modernità", che ha decretato, insieme alla trasformazione dei modi di vita e di lavoro, l´improvvisa inutilità di oggetti, attrezzi, arredi. È nata così naturale in lui l´inclinazione a raccoglierli, questi oggetti, attrezzi e arredi, per salvarli dalla distruzione, ma anche per difendere e far in qualche modo rivivere i valori di quel mondo che andava scomparendo. Iniziato come semplice passione, il lavoro di raccolta è diventato col tempo sistematico, si potrebbe dire professionale, e si è concretizzato in una quantità impressionante di materiali - più di cinquemila pezzi - che sono accuratamente custoditi in una villetta di via Sardegna: è il Museo della Civiltà contadina di Dualchi.
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