L'opera
Salvator Ruju convinse sua madre, Teresa Mannu, a salvare e trascrivere i testi della tradizione orale sassarese che l“anziana donna ricordava e cantava; e lei accettò la proposta compilando con cura un quaderno che è stato ritrovato tra le carte del poeta. Il manoscritto viene riprodotto parzialmente in questo volumetto, che comprende un centinaio di composizioni, in gran parte inedite (12 canzoni, di cui 5 di impronta religiosa, 35 canzunettu 3 giogghi, 4 dicci, 12 firastrocchi, 36 mutti e 3 gobbuli).
|