L'opera
I versi di Anna Steri raccontano in un prezioso diario poetico la sofferta e travagliata quarantena affrontata globalmente nei primi mesi del 2020. Una testimonianza intima e personale, capace di elevarsi a rappresentazione universale di una quotidianità domestica teatro di un conflitto feroce e costante. Uno scontro allo stesso tempo privato e condiviso, solitario e partecipato, in cui l“interiorità isolata si lega inscindibilmente ai destini di una collettività ferita, sospesa, intrappolata in un limbo fisico ed emotivo. La paura si intreccia alla speranza, il dissidio spirituale alla lotta sociale, il dolore della privazione alla riscoperta dell“essenziale. In questo incessante percorso di morte e rinascita, l“individuo, privato della familiarità espressiva del volto, riscopre l“identità attraverso la finestra dello sguardo, imparando a leggere l“iride.
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