The work
Il volume presenta dati inediti che, interpretati nel corso di oltre un secolo in una più ampia comparazione di fonti, hanno permesso di portare alla luce continuità e disgiunzioni rispetto ai modi di lavoro e di vita tradizionali. È stato inoltre possibile con questa metodologia esporre una configurazione ed una nozione processuale della modernità che si differenzia sia da quelle oppositive dei rapporti fra tradizione e modernità, sia da quelle continuiste che consideravano la modernità il risultato dell“evoluzione tecnoeconomica dei vecchi assetti. [...] Scavi nel sottosuolo conoscitivo e interpretativo hanno consentito di intravvedere e documentare nel libro modi individuali e collettivi della cura di sé e degli altri, nello spazio e nel tempo di lavoro e di vita della gente di miniera. Questi approfondimenti facevano scoprire soggetti che emergevano in un duplice senso di pazienti e di agenti: le loro esperienze di sottomissione ad un ordine disciplinare, del sorvegliare e del punire, si presentavano – in certi momenti e secondo certe prospettive – come proprie di autori di autonomia personale e locale, individuale e collettiva. Il libro presenta vari casi che espongono relazioni e possibili trasformazioni – mai definite una volta per tutte – del profondo, spesso invisibile e indicibile, mondo dell“intimità culturale. Essi sono forse il sottosuolo di rischio di ogni persona che, anche nella nostra contemporaneità, può nel patire produrre valori e farne cernita, dare la giusta misura al proprio comportamento in modo da garantire e qualificare la con-vivenza con gli altri. [...] I dati documentari qui raccolti risultano utili, in questo momento di attenzione culturale e istituzionale, non solo nell“ambito del Parco Geominerario della Sardegna, ma anche nella produzione del patrimonio culturale dei beni comuni e dei nuovi progetti identitari.
|