The work
Questo libro è un romanzo autobiografico di fatti, vicende ed episodi esattamente riferiti e realmente avvenuti fra il 10 maggio 1942 e il 14 giugno 1946. Dario Porcheddu li racconta con semplicità e con scrupolosa pignoleria. Non dimentica nulla e non nasconde nulla. Ne risulta, all´inizio, il ritratto di un ragazzo ingenuo, inesperto, e poi, via via, lo si vede maturare e divenire adulto, sempre fedele a ideali forti, determinato all´azione con fierezza e cocciutaggine, mosso da sentimenti profondi e spesso violenti nell´amore come nell´ira. È un libro di cronaca da leggere per impararne la storia. Perché non c´è metodo migliore per comprendere la storia di quello di riviverla attraverso l´esperienza dei suoi protagonisti. Non soltanto la guerra e la Resistenza, ma anche la confusione e i drammatici disordinati intrecci ed intrighi dell´immediato dopoguerra emergono da queste pagine di Diario. Il lettore avrà molto da imparare, rispetto al passato di cinquant´anni or sono, ma anche rispetto alla presente situazione balcanica, del tutto incomprensibile se non se ne conoscono i precedenti, alcuni dei quali si ritrovano nelle esperienze di Dario Porcheddu fin dalle prime pagine del suo Diario. (dalla prefazione di Paolo Emilio Taviani)
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