L'opera
Alla fine degli anni ´50, un forte terremoto sconvolge l´incontaminata regione di Tottori (regione montuosa del Giappone e terra natale dell´autore), provocando la misteriosa apparizione di un´antichissima foresta. Il terremoto porta però alla luce anche uno sconosciuto minerale simile all´uranio, il cui sfruttamento minaccia la natura selvaggia. Della sorte della foresta si prenderà cura Wataru Yamanobé, un ragazzino di dieci anni, silenzioso e attento. Trasferitosi qui dalla città, Wataru subisce profondamente il fascino di questi luoghi a lui sconosciuti e rimane turbato quando ha l´impressione di "capire la voce degli animali e delle piante intorno a lui". Purtroppo incompiuto, La foresta millenaria è da considerarsi un vero e proprio testamento artistico: contiene infatti tutte le componenti care a Taniguchi: l´infanzia, la natura, la solitudine, le domande esistenziali. Arricchito da una preziosa introduzione con disegni di Vittorio Giardino, da un´accurata ricostruzione del progetto editoriale originario e da una serie di tavole inedite, ci piace pensare che questo libro sia simile a come se l´era immaginato Jiro Taniguchi.
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