L'opera
Cinquant´anni: tanto è lunga la consuetudine di Alberto Mario Cirese con la Sardegna. E all´«isola dei Sardi», come la chiama l´Ulisse dantesco, è dedicata la raccolta di saggi qui riprodotti, per festeggiare un anniversario di mezzo secolo. L´unità di questi scritti, elaborati fra il 1963 e il 2005, non trova ragione solo nell´identità del luogo: la passione dello sguardo sulle cose sarde resta immutata nel tempo e fra le pagine pulsa costante una lezione di metodo nel saper leggere gli oggetti dell´universo ´popolare´. Il ritratto di un mondo forse già perduto si compone sull´effimero luminoso dei pani cerimoniali, sulla non meno luminosa e ricca testura di rime della ´difficile´ poesia isolana o sul rituale del gioco di Ozieri: tutti segni di uno specifico antropologico, còlto nei suoi tratti originali e nei nessi con altre culture.
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