Codice ID | 978-88-89502-42-6 |
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Autore/i |
Simonetta Castia et al. |
A cura di | Circolo Culturale ARISTEO Società Astronomica Turritana |
Editore | Mediando |
Edizione | 2011 |
Pagine | 96 (illustrato) |
Formato | 21 x 30 cm |
Rilegatura | Brossura e cucitura filo refe |
Collana | Cronache di archeologia |
Genere | Storia, biografie e araldica, archeologia e preistoria |
Supporto | Cartaceo |
Introduzione | Simonetta Castia |
Lingua di pubblicazione | Italiano |
L'operaCon l´edizione di questo volume della collana «Cronache di Archeologia» si inaugura una nuova stagione di ricerche, che segna l´esordio di Aristeo e della Società Astronomica Turritana - contitolare del progetto - nel campo delle indagini ´archeoastronomiche´ in Sardegna. Rispetto allo stadio, assolutamente preliminare, delle attività di rilevamento relative al Prenuragico, e di una loro possibile elaborazione ai fini di eventuali future conclusioni, vengono forniti i dati scaturiti dalla ricognizione condotta su 156 ipogei funerari, attribuibili nel loro impianto al Neolitico recente. Il libro si articola lungo un percorso che bene scandisce e riflette le singole tappe del programma di lavoro, che si prefigge di coprire l´intero arco della preistoria e protostoria insulare. Un primo saggio si sofferma sulla descrizione delle problematiche e delle finalità del programma di studi, con un breve approfondimento sul fenomeno dell´ipogeismo funerario in Sardegna e un tentativo preliminare di comparazione tra uno dei siti archeologici esaminati - la necropoli di Anghelu Ruju di Alghero - e le prime evidenze della ricerca. Segue l´articolo di Gian Nicola Cabizza e Michele Forteleoni, per la parte di ambito astronomico. Vi si propongono in modo analitico delle opportune riflessioni sul campionario di record attendibili, messi in relazione con lo studio matematico e statistico del fisico Marco Cabizza, che ci conduce verso l´alta probabilità di una disposizione non casuale delle tombe del Neolitico recente in ordine ad un loro orientamento complessivo. In chiusura il corredo di schede a firma degli archeologi Lavinia Foddai e Paolo Melis. |