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Pittura e scultura dal 1930 al 1960


75,00 € Pittura e scultura dal 1930 al 1960
Codice ID 978-88-87825-18-3
Autore/i Giuliana Altea
Marco Magnani
Illustratore/i Pietro Paolo Pinna
et al.
Editore Ilisso
Edizione 2000
Pagine 304 (illustrato)
Formato 25 x 32 cm
Rilegatura Copertina rigida e cucitura filo refe con sovraccoperta
Collana Storia dellŽArte in Sardegna
Genere Architettura, arte e illustrati
Supporto Cartaceo
Lingua di pubblicazione Italiano

L'opera

Il volume illustra la stagione artistica che va dagli anni Trenta al 1960: non solo i quadri o le sculture ma i dibattiti, le polemiche, le lotte spesso roventi che hanno attraversato lŽambiente figurativo isolano, a partire dalle vicende finora inesplorate dellŽorganizzazione artistica del fascismo, guidata in Sardegna dallŽenergico Filippo Figari e osteggiata dal suo storico antagonista, il disincantato e fascinoso Giuseppe Biasi; e accanto a loro, una schiera di artisti, alcuni già noti, come Mario Delitala, Francesco Ciusa, Pietro Antonio Manca, Stanis Dessy, Carmelo Floris, Eugenio Tavolara, Gavino Tilocca, Cesare Cabras, Costantino Nivola; altri finora in parte o del tutto sconosciuti, a cominciare dalle donne, Anna Marongiu, Francesca Devoto, Stefania Boscaro, per continuare con unŽautentica scoperta, il geniale Brancaleone Cugusi, ignorato precursore del neorealismo italiano - un Visconti passato dal cinema alla pittura - nei suoi struggenti dipinti ricchi di sottili ambiguità e di malinconica poesia. E ancora il libro prosegue narrando gli ideali, le speranze, le vittorie e le sconfitte delle generazioni che, cresciute sotto il regime, si sono affermate nel dopoguerra; i drammatici anni del conflitto mondiale, che allo scandaglio storico si sono rivelati inaspettatamente ricchi di sorprese, fervidi di attività e di discussioni. Sono gli anni che vedono sorgere a Sassari personalità come Costantino Spada e Libero Meledina, la cui irrequietezza esistenziale si riversa in questo momento in una pittura di alta qualità e di forte ardore sperimentale, e il consolidarsi dellŽattività dellŽIstituto dŽArte (in effetti una vera e propria accademia), da cui escono artisti quali Antonio Corriga, Salvatore Fara, Giuseppe Magnani, Pietro Mele, Giuseppe Silecchia. La tormentata stagione delle lotte per il Piano di Rinascita trova nel cagliaritano Foiso Fois un interprete di alta originalità creativa; accanto a lui, la battaglia per il realismo conta un personaggio del calibro di Giovanni Ciusa Romagna, e più tardi un artista rigoroso come Vincenzo Manca. È il momento che vede emergere il fosco e drammatico talento di Ausonio Tanda e quello poeticamente vibrante di Maria Lai, e che - mentre incalzano, nel laboratorio costituito dalla rivista Ichnusa, le discussioni teoriche sulla possibilità di unŽarte moderna e al tempo stesso impegnata nel confronto con i tragici problemi della realtà sarda - conosce il definitivo affermarsi delle ricerche dŽavanguardia nellŽopera di Mauro Manca. LŽartista, figura centrale per gli sviluppi dellŽarte isolana a partire dalla fine degli anni Trenta, diviene presto il riferimento irrinunciabile per la giovane generazione che si affaccia a fine decennio: dal gruppo cagliaritano Studio 58, con il ribellismo esistenziale e politico di Brundu, Pantoli, Rossi, Casula, Mibelli ed altri, e da artisti sassaresi come il vulcanico Nino Dore, il cerebrale Aldo Contini, e più tardi da tutto il gruppo raccolto intorno al pittore dopo la nomina di questi alla direzione dellŽIstituto dŽArte sassarese. A dialogare con gli artisti, una critica sempre informata e appassionatamente partecipe. Non potevano mancare, in questa ricostruzione, le arti applicate: il libro ne segue gli sviluppi a partire dal risveglio dei tardi anni Trenta.

Pittura e scultura dal 1930 al 1960

75,00 €

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