ID Code | 978-88-8467-819-5 |
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Author/s |
Giuliana Caruso et al. |
By | Giovanni Sulis Giovanna Caruso |
Publisher | Cuec Editrice |
Edition | 2013 |
Pages | 248 |
Size | 17 x 24 cm |
Bookbinding | Stitched paperback binding |
Series | Temi economici della Sardegna |
Genre | Society, politics, professions |
Format | Paper |
Introduction | Giovanni Sulis Giovanna Caruso |
Release language | Italian |
The workAlla metà di aprile del 2013 il ministro del welfare Fornero ha pubblicamente dichiarato lŽurgenza e la necessità di recuperare i fondi necessari per rifinanzia-re la Cassa Integrazione Guadagni. DŽaltronde le imprese e i sindacati non sono stati a guardare, lanciando ancora una volta il grido dŽallarme di un Paese fermo a venti anni prima. Sebbene la crisi industriale non sia lŽunico problema da affrontare, è evidente che questa situazione segnala la necessità di un articolato intervento di riforma di questi strumenti e di completo ripensamento del modello di specializzazione produttiva. Appare dunque evidente come la Sardegna possa difficilmente distinguersi positivamente dalle altre regioni in termini di performance economica. Gli ultimi dati disponibili confermano che il reddito e i consumi diminuiscono, gli investimenti precipitano e anche i segnali di vitalità presenti nel mercato del lavoro femminile in termini di partecipazione sono spesso offuscati da una situazione generale estremamente critica e da un persistente ampliamento dei differenziali occupazionali a livello provinciale. Il tema del lavoro è dŽaltronde riconosciuto come emergenza nazionale principale, e le difficoltà strutturali del mercato del lavoro italiano sono spesso amplificate in un contesto come quello sardo, caratterizzato da un modello di specializzazione produttiva e di dotazione infrastrutturale ormai sorpassati. In questo ambito, politiche pubbliche di incentivazione dellŽattività imprenditoriale dovrebbero favorire quel processo di riconversione verso settori ad alto valore aggiunto che favoriscano la crescita, e che siano compatibili con percorsi di sviluppo sostenibile, quali il settore turistico e agroalimentare, così come auspicato da più parti anche in sede comunitaria nellŽambito della strategia Europa 2020. |