Codice ID | 978-88-8467-007-6 |
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Autore/i |
Enrico Corti et al. |
Editore | Cuec Editrice |
Edizione | 2000 |
Pagine | 136 (illustrato) |
Formato | 21 x 26 cm |
Rilegatura | Brossura e cucitura filo refe |
Collana | Quaderni del laboratorio di architettura |
Genere | Scienza e tecnica |
Supporto | Cartaceo |
Lingua di pubblicazione | Italiano |
L'operaL´esperienza che documentiamo in questo Quaderno va collocata (a scanso di equivoci, per non intendere la proposta come esemplare) nella contingenza del tempo e del luogo. Come è noto, questa contingenza fa riferimento alla ´riforma universitaria´ che stiamo attraversando e, nello specifico, all´avvio del corso di laurea in ingegneria edile, nella prospettiva della classe di laurea ingegneria edile-architettura secondo la definizione approvata nei recentissimi decreti d´area. In questo quadro lo strumento innovativo più immediato è il Laboratorio, sia perché già introdotto nei percorsi formativi dell´ingegneria edile, sia per la specifica funzione di orientamento professionale. Pertanto è su questa specifica attività che è opportuno sperimentare nuove modalità operative e formative, e poiché nel campo didattico non si può sperimentare a cuor leggero, è giusto interrogarsi e riflettere a fondo perché alcune scelte sono forti, problematiche e discutibili. Il laboratorio deve diventare una delle modalità attraverso le quali le strutture universitarie specialistiche contribuiscono a trasferire la ricerca nelle pratiche professionali: è dunque un luogo di convergenza fra gli obbiettivi formativi dell´Università e gli interessi produttivi del contesto territoriale. Si apre di conseguenza l´esigenza di codificare nuove forme di collaborazione fra istituzioni (amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria e culturali, ordini professionali, liberi professionisti ...) nell´ambito di specifiche competenze e responsabilità. (Enrico Corti) |