L'opera
Questo saggio oltrepassa i consueti limiti dellŽindagine storico-architettonica per offrire uno spaccato sul panorama delle clientele, dei progettisti, della cultura artistica, professionale ed urbana, nel capoluogo e in alcuni centri dellŽentroterra sardo. Dai palazzi cinque e seicenteschi fino alla straordinaria campagna edilizia del secondo Settecento, il libro racconta lŽevoluzione della cultura architettonica signorile in Sardegna nellŽarco di tre secoli. Gli investimenti dellŽaristocrazia terriera, della nobiltà di medio e basso rango, dellŽintraprendente borghesia di toga riflettono lŽevolversi delle vita cittadina sarda, pienamente integrata nella complessa realtà culturale iberica e mediterranea. A questa complessa trama socio-economica, corrisponde la circolazione eterogenea del pensiero artistico. LŽimmagine delle residenze signorili riflette lŽevolversi delle mode: dalla tradizione del Gotico Mediterraneo, alle influenze nord-italiane, al Rococò piemontese. AllŽopera dei progettisti locali, si affiancano le novità introdotte da operatori extra-regionali: spesso facoltosi immigrati, con interessi economici e familiari ben radicati in Sardegna. A questi referenti, si rivolge una committenza agguerrita: aristocratici, notabili, borghesi, per i quali lŽesteriorizzazione dei propri investimenti prevede lŽallestimento di una sontuosa residenza signorile. La costruzione o il rinnovamento di un palazzo impongono lŽadeguamento alle mode. Il libro illustra anche la cultura artistica, formativa e professionale nelle realtà di riferimento per la Sardegna: la Penisola Iberica e i territori subalpini. Particolare attenzione è dedicata ai progettisti di Governo sabaudi. Conclude lŽopera il catalogo analitico dei palazzi presenti nel Castello di Cagliari. LŽampio regesto di edifici raccoglie una mole cospicua di informazioni, utili a ricostruire le vicende architettoniche, urbanistiche e patrimoniali delle opere contenute.
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