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Il condaghe e i possedimenti del priorato di Santa Maria di Bonarcado

ipotesi di confinazione con l´ausilio della cartografia catastale d´impianto

50,00 € Il condaghe e i possedimenti del priorato di Santa Maria di Bonarcado
Codice ID 978-88-3309-066-5
Autore/i Raimondo Pinna
Editore NOR
Edizione 2019
Pagine 272 (illustrato)
Formato 25 x 35 cm
Rilegatura Copertina rigida e cucitura filo refe
Collana Thesis
Genere Storia, biografie e araldica, archeologia e preistoria
Supporto Cartaceo
Lingua di pubblicazione Italiano

L'opera

L´assunto alla base di questo lavoro è che la sola lettura delle fonti documentarie edite rende inattendibile la loro interpretazione finché resta disancorata dal territorio cui si riferiscono. Quantificare l´estensione territoriale dei possedimenti degli ordini monastici nel medioevo giudicale in Sardegna è stato fino a oggi ritenuto difficile per la non corretta idea dell´assenza di catasti che consentano la legittimazione del dato proposto. È infatti fondamentale la distinzione tra interesse verso la rappresentazione cartografica del territorio dell´autorità statale contemporanea, dettata da fini fiscali, e interesse verso la conoscenza della proprietà del territorio da parte delle entità politiche di antico regime. Il metodo descrittivo medievale era perfettamente funzionale al bisogno di chi ne faceva ricorso, in quanto la toponomastica confinaria era redatta con parole apprese e/o coniate dai ferrei conoscitori dei luoghi. Gli eventuali arbitri di controversie territoriali si rivolgevano sempre a queste persone per avere risposte certe sull´effettiva posizione sul terreno dei confini delle proprietà.   Il lavoro ha raggiunto l´obiettivo di attestare che i confini dei territori comunali, così come li conosciamo oggi, siano nati solo in seguito alla implosione e disgregazione della Curatoria, avvenuta nel periodo compreso tra la contrapposizione militare e politica con la Corona d´Aragona dell´ultimo quarto del XIV secolo e l´incorporazione del Marchesato di Oristano nel demanio regio aragonese nell´ultimo quarto del XV secolo. In questo lasso di tempo le comunità di villaggio si avvantaggiarono della implosione e disgregazione della Curatoria per espandere il più possibile i confini della giurisdizione della loro superficie territoriale.

Il condaghe e i possedimenti del priorato di Santa Maria di Bonarcado

50,00 €

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